Il dato sulla disoccupazione in Spagna è cresciuto a marzo per l’ottavo mese consecutivo, aggiungendo altre 35.988 persone al numero fatto registrare in febbraio (4.166.613), la cifra più alta dal 1996.
In un anno il numero di disoccupati in Spagna è aumentato di 561.211 persone secondo il Ministero del Lavoro, in un panorama che ha fatto registrare i peggiori risultati nei settori dei servizi, dell’agricoltura e dell’industria.
A marzo, la disoccupazione in Spagna è aumentata in 13 comunità, con la Catalogna e la la Comunità Valenciana in testa a questa speciale classifica. Nelle Baleari invece, nel mese di marzo si è registrato un calo di quasi due punti percentuali sul tasso di disoccupazione.
Per quanto riguarda invece le province, Barcellona è quella che ha fatto registrare l’incremento più consistente nel numero di disoccupati, con 7.110 persone in più, mentre (sempre all’interno della Catalogna) Girona è l’unica provincia catalana che ha ridotto il numero di persone senza lavoro, con 916 persone in meno iscritte nelle liste di disoccupazione.
Un dato positivo si registra invece per quanto riguarda i lavoratori autonomi, un dato che secondo il Segretario di Stato della Seguridad Social, Octaviano Granado, sta a significare un recupero dell’economia spagnola.
Tornando a parlare di dati relativi alla disoccupazione in Spagna in termini di settori (pur continuando a riferirci ai lavoratori autonomi), il settore che ha registrato la caduta più significativa è quello dell’industria manifatturiera, seguita dalle costruzioni e dal commercio. Chi invece fa registrare un trend inverso sono il settore alberghiero, le attività sanitarie e i servizi sociali.
In generale, la disoccupazione in Spagna è cresciuta soprattutto tra le donne e gli stranieri, che hanno fatto registrare rispettivamente un aumento dello 0,38% e dello 0,56% rispetto al mese precedente.